ANAC, l’Autorità Nazionale Anticorruzione, ha approvato le nuove Linee Guida n. 1/2025 in materia di whistleblowing sui canali interni di segnalazione” con delibera n. 478 del 26 novembre 2025, completando il quadro applicativo del D. Lgs. 24/2023 sul whistleblowing.

Con delibera n. 479, anch’essa approvata dal Consiglio il 26 novembre 2025, l’Autorità ha poi introdotto modifiche e integrazioni alla delibera n. 311 del 12 luglio 2023 recante le Linee guida sulla presentazione e gestione delle segnalazioni esterne, al fine di allineare tali indicazioni alle nuove Linee guida sui canali interni e di superare criticità emerse in fase applicativa da parte dei soggetti tenuti ad applicare il D. Lgs. n. 24/2023, garantendo così una maggiore coerenza e operatività del quadro regolatorio complessivo.

In fondo alla news è possibile scaricare gratuitamente le LINEE GUIDA IN MATERIA DI WHISTLEBLOWING SUI CANALI INTERNI DI SEGNALAZIONE.
Si allega inoltre la Delibera n. 479 del 26 novembre 2025.

UN NUOVO QUADRO ORGANICO PER I CANALI INTERNI DI WHISTLEBLOWING

Le Linee Guida n. 1/2025 si inseriscono nel quadro tracciato dal D. Lgs. 10 marzo 2023, n. 24, comunemente indicato come Decreto Whistleblowing, che ha recepito in Italia la direttiva (UE) 2019/1937 e ha ridisegnato in modo organico la disciplina del whistleblowing, attribuendo ad ANAC il generale potere di indirizzo in materia di misure di prevenzione della corruzione.

In questo contesto, le Linee Guida n. 1/2025 forniscono indicazioni operative sulle modalità di gestione dei canali interni di segnalazione, con l’obiettivo di garantire un’applicazione uniforme ed efficace della normativa sul whistleblowing da parte dei soggetti tenuti alla sua applicazione.

STATO DELL’ARTE DELLA NORMATIVA WHISTLEBLOWING

Le nuove indicazioni sul whistleblowing vanno a completare la realtà dell’applicazione del D. Lgs 24/2023, il cui quadro complessivo può essere sintetizzato come segue:

  • Delibera n. 311 del 12 luglio 2023 approva le Linee guida sulle procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni esterne, in attuazione dell’Art. 10 del D. Lgs. 24/2023.
  • Delibera n. 478 del 26 novembre 2025 approva le Linee guida sulle procedure per la presentazione e gestione delle segnalazioni interne.
  • Delibera n. 479 del 26 novembre 2025 non rientra nella Linee Guida n. 1/2025, ma modifica e integra la delibera n. 311/2023, aggiornando le Linee guida sulle segnalazioni esterne per allinearle alle nuove indicazioni sui canali interni e superare alcune criticità applicative emerse nella prima fase di attuazione del D. Lgs. 24/2023.

CANALI INTERNI DI SEGNALAZIONE E GESTORE DEL CANALE

Il D. Lgs. 24/2023 prevede, in capo ai soggetti pubblici e privati rientranti nel proprio ambito di applicazione, l’obbligo di attivare canali interni di segnalazione che garantiscano la riservatezza dell’identità del segnalante, delle persone coinvolte e menzionate nella segnalazione, nonché del contenuto della segnalazione stessa e della relativa documentazione. Tali garanzie devono essere assicurate lungo l’intero processo di gestione della segnalazione, dalla ricezione al trattamento delle informazioni.

Le Linee Guida n. 1/2025 ribadiscono la preferenza sistematica per il ricorso al canale interno di segnalazione, in quanto strumento più prossimo all’origine delle violazioni e idoneo a consentirne una gestione tempestiva ed efficace. Il ricorso al canale esterno presso ANAC è ammesso solo in specifici casi previsti dal decreto 24/2023, quali ad esempio l’assenza del canale interno, la sua non conformità, la mancata adozione di adeguate misure di seguito alla segnalazione o il concreto rischio di ritorsioni nei confronti del segnalante.

Le Linee Guida affrontano poi in modo sistematico i principali profili operativi connessi all’istituzione e alla gestione del canale interno, soffermandosi in particolare su:

  • la disciplina del canale interno di segnalazione, inclusi i profili di coinvolgimento delle organizzazioni sindacali;
  • le modalità di presentazione delle segnalazioni, sia in forma scritta sia orale;
  • la gestione delle segnalazioni anonime;
  • le ipotesi sanzionatorie previste in caso di mancata istituzione del canale o di procedure non conformi;
  • la struttura di supporto al gestore e i relativi flussi informativi;
  • l’integrazione della disciplina whistleblowing con i Modelli di organizzazione e gestione ex d.lgs. 231/2001.

In tale contesto, le Linee Guida ANAC n. 1/2025 richiamano espressamente l’Art. 4, comma 2, del d.lgs. 24/2023, che impone di affidare la gestione del canale interno di segnalazione a una persona o a un ufficio interno autonomo e dedicato, dotato di specifica formazione, oppure, in alternativa, a un soggetto esterno, anch’esso caratterizzato da autonomia organizzativa e da personale adeguatamente formato. Il requisito centrale che connota il gestore del canale è l’autonomia, intesa non solo come separazione funzionale, ma anche come imparzialità, indipendenza operativa e assenza di conflitti di interesse, unitamente a una adeguata conoscenza del contesto organizzativo in cui la segnalazione si inserisce.

Le Linee Guida chiariscono inoltre che il gestore del canale interno è l’unico soggetto legittimato a ricevere, esaminare e trattare le segnalazioni di whistleblowing all’interno dell’ente. Qualora una segnalazione sia ricevuta erroneamente da soggetti diversi dal gestore, questa deve essere trasmessa senza ritardo e comunque entro sette giorni al gestore stesso, assicurando in ogni fase il pieno rispetto della riservatezza dell’identità del segnalante e del contenuto della segnalazione.

LA FORMAZIONE NEL SISTEMA WHISTLEBLOWING

Le Linee Guida n. 1/2025 affrontano anche il tema della formazione, richiamando quanto previsto dal D. Lgs. 24/2023: enti e amministrazioni rientranti nell’ambito di applicazione sono sensibilizzati ad attivare specifiche attività di formazione periodica e informazione in materia di whistleblowing. Tali attività sono finalizzate ad assicurare una gestione consapevole e accurata delle segnalazioni, a rafforzare la conoscenza della disciplina e a tutelare il segnalante. La formazione si inserisce, inoltre, nel più ampio quadro delle misure generali di prevenzione della corruzione, coerentemente con i principi sanciti dalla Legge n.190 del 6 novembre 2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell’illegalità nella pubblica amministrazione”.

Il documento dell’ANAC distingue tra diversi livelli di formazione, calibrati sui destinatari e sulle funzioni svolte all’interno dell’organizzazione, prevedendo in particolare:

  • Formazione rivolta ai soggetti incaricati della gestione delle segnalazioni, focalizzata sul quadro normativo in materia di whistleblowing, sul Regolamento UE 2016/679 e sulla protezione dei dati personali, sulle procedure e modalità operative di gestione delle segnalazioni, sulla prevenzione e gestione dei conflitti di interesse e sui principi di comportamento cui il gestore deve attenersi.
  • Formazione e informazione rivolta all’intero personale, interno ed esterno all’ente, finalizzata a chiarire chi può qualificarsi come whistleblower, quali fatti possono essere oggetto di segnalazione, quali canali sono disponibili, quali tutele sono riconosciute dalla normativa e quali segnalazioni restano escluse dall’ambito di applicazione del D. Lgs. 24/2023.

IL RAPPORTO CON I MODELLI 231 E LE IMPLICAZIONI OPERATIVE PER ENTI PUBBLICI E IMPRESE

Un approfondimento specifico delle Linee Guida è dedicato all’integrazione tra disciplina whistleblowing e Modelli organizzativi 231: gli enti che adottano un MOG 231 devono adeguarlo prevedendo canali interni di segnalazione conformi al D. Lgs. 24/2023, esplicitando il divieto di ritorsione e aggiornando il sistema disciplinare, pena la possibile perdita dell’efficacia esimente del modello stesso; viene inoltre raccomandata l’adozione di un unico canale idoneo a ricevere tutte le segnalazioni rilevanti ai fini 231 e whistleblowing, per evitare duplicazioni e incertezze per i potenziali segnalanti. La piena conformità alla disciplina sul whistleblowing diventa così non solo un obbligo normativo, ma anche un elemento qualificante dei sistemi di compliance, anticorruzione e governance aziendale.

Scarica i documenti allegati a questa news

L’articolo WHISTLEBLOWING E CANALI INTERNI DI SEGNALAZIONE: LE NUOVE LINEE GUIDA ANAC proviene da Vega Engineering.

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Autore: Vega Engineering

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