Il D.P.R. 177/2011, dedicato alla qualificazione delle imprese e dei lavoratori autonomi che operano in ambienti sospetti di inquinamento o confinati, introduce una figura di rilievo per la sicurezza di queste attività: il Rappresentante del Datore di Lavoro Committente per le attività in Spazi Confinati (RSC).
Si tratta di una figura obbligatoria ogni volta che un datore di lavoro committente affida lavori in spazi confinati ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi, con l’obiettivo di garantire il coordinamento e la vigilanza sull’esecuzione in sicurezza delle attività per limitare i rischi interferenziali nelle attività del committente e appaltatore.

IL RAPPRESENTANTE DEL DATORE DI LAVORO PER LE ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI (RSC): QUANDO È OBBLIGATORIO?

Il comma 2 dell’art. 3 del D.P.R. 177/11 cita: “Il datore di lavoro committente individua un proprio rappresentante, in possesso di adeguate competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro e che abbia comunque svolto le attività di informazione, formazione e addestramento di cui all’articolo 2, comma 1, lettere c) ed f), a conoscenza dei rischi presenti nei luoghi in cui si svolgono le attività lavorative, che vigili in funzione di indirizzo e coordinamento delle attività svolte dai lavoratori impiegati dalla impresa appaltatrice o dai lavoratori autonomi e per limitare il rischio da interferenza di tali lavorazioni con quelle del personale impiegato dal datore di lavoro committente”.

Dalla lettura di tale comma del D.P.R. 177/2011 emergono i seguenti concetti fondamentali relativi alla figura del RSC, ossia che:

  1. È individuata dal Datore di Lavoro Committente, pertanto quando sono previste attività lavorative commissionate ad imprese operanti in appalto, questo significa che il RSC non è richiesto quando le attività lavorative sono svolte direttamente ed internamente dall’azienda o qualora il Committente non sia anche Datore di Lavoro
  2. Deve essere in possesso di adeguate competenze in materia di salute e sicurezza sul lavoro
  3. Deve aver svolto attività di informazione, formazione e addestramento previste per i lavoratori che operano all’interno dello spazio confinato, la cui durata, modalità e contenuti minimi del corso di formazione sono stati definiti dall’Accordo Stato Regioni del 17/04/2025, entrato in vigore il 24/05/2025
  4. Deve essere a conoscenza dei rischi presenti nei luoghi in cui si svolgono le attività lavorative, ossia devono essergli comunicati e deve averne preso visione
  5. Deve vigilare in funzione di indirizzo e coordinamento delle attività svolte dai lavoratori impiegati dalla impresa appaltatrice o dai lavoratori autonomi, pertanto la sua è anche una funzione di controllo e supervisione, attuata con modalità e tempi da definire in funzione delle attività che devono essere effettuate. La vigilanza è anche finalizzata a limitare il rischio da interferenza di tali lavorazioni con quelle del personale impiegato dal datore di lavoro committente

INTERPELLO N. 23 DEL 6/10/2014: CHIARIMENTI SUI COMPITI DEL RSC

Con l’interpello n. 23 del 6/10/2014, la Commissione per gli Interpelli ha chiarito che il compito di vigilanza del Rappresentante del Datore di Lavoro Committente non comporta una presenza costante in cantiere, ma si realizza attraverso una sovrintendenza effettiva sull’attuazione della procedura di lavoro, comprese le fasi di emergenza e di coordinamento con il sistema sanitario e i Vigili del Fuoco. L’Interpello precisa che la funzione di coordinamento deve essere intesa come “mettere in comunicazione le varie fasi delle attività in corso al fine di evitare sovrapposizioni e intralci di attività forieri di potenziali pericoli”. Inoltre, la procedura di lavoro prevista dall’art. 3, comma 3, del D.P.R. 177/2011 deve indicare in quali fasi è richiesta la presenza del Rappresentante Spazi Confinati e le modalità del suo intervento, a conferma che non si tratta di una figura tenuta a una vigilanza continuativa, ma di un soggetto con compiti di coordinamento e direzione delle attività critiche.

COMPITI DA ATTRIBUIRE AL RSC

Alla luce di quanto chiarito dall’Interpello n. 23/2014 e dal D.P.R. 177/2011, il Datore di Lavoro Committente deve formalizzare l’incarico del Rappresentante (RSC) attraverso un atto scritto, nel quale siano specificati in modo puntuale i compiti e i poteri conferiti. Tra le attività minime da attribuire al RSC rientrano:

  1. la vigilanza in funzione di indirizzo e coordinamento delle attività svolte dai lavoratori dell’impresa appaltatrice o dai lavoratori autonomi, con l’obiettivo di prevenire interferenze con le lavorazioni del personale del committente, secondo quanto previsto nella procedura di lavoro adottata per gli ambienti confinati o sospetti di inquinamento, comprensiva anche delle fasi di emergenza e di coordinamento con il Servizio Sanitario Nazionale e i Vigili del Fuoco;
  2. l’informazione preliminare, completa e dettagliata, a tutti i lavoratori dell’impresa appaltatrice, compreso il datore di lavoro se operativo, sulle caratteristiche dei luoghi di lavoro, sui rischi presenti, inclusi quelli derivanti da precedenti utilizzi degli ambienti, e sulle misure di prevenzione ed emergenza adottate.

Al RSC deve inoltre essere riconosciuto il potere di sospendere o interrompere le attività in caso di pericolo grave e immediato. Le sue responsabilità risultano proporzionate ai compiti e ai poteri effettivamente attribuiti: in base al livello di autonomia gestionale e decisionale conferito, la figura potrà assumere un ruolo assimilabile a quello di un preposto o, in presenza di maggiori funzioni organizzative, a quello di un dirigente. In assenza di nomina formale del RSC, tutte le responsabilità relative al coordinamento e alla verifica dell’esecuzione dei lavori negli spazi confinati ricadono interamente sul datore di lavoro committente, come previsto dall’art. 3, comma 2, del D.P.R. 177/2011.

Vega Engineering mette a disposizione un facsimile di incarico per il Rappresentante del Datore di Lavoro negli Spazi Confinati (RSC). Clicca sul seguente link e scarica il modulo gratuitamente: FACSIMILE NOMINA RAPPRESENTANTE COMMITTENTE PER ATTIVITÀ IN SPAZI CONFINATI

QUALE FORMAZIONE È PREVISTA PER IL RAPPRESENTANTE DEL DATORE DI LAVORO SPAZI CONFINATI?

La formazione minima di riferimento per il RSC è quella prevista per gli Addetti alle Attività in Spazi Confinati o Sospetti di Inquinamento, regolamentata dal nuovo Accordo Stato Regioni 2025. Il corso ha una durata minima complessiva di 12 ore, articolate in un modulo teorico di 4 ore e in una parte pratica di 8 ore, da svolgersi esclusivamente in presenza.      
Oltre a questo percorso obbligatorio, qualora non già in possesso di ulteriori competenze, conoscenze ed esperienza, è opportuno che il RSC frequenti anche una formazione integrativa, non specificamente normata dall’Accordo 2025, finalizzata a sviluppare competenze di vigilanza, coordinamento e gestione operativa in linea con le responsabilità proprie del ruolo.

QUALE AGGIORNAMENTO È PREVISTO PER IL RAPPRESENTANTE DEL DATORE DI LAVORO SPAZI?

Visto che il RSC deve possedere almeno la formazione e l’addestramento previsti per gli addetti ad operare negli spazi confinati, è necessario che anche per l’aggiornamento venga seguita la stessa logica. Il RSC deve quindi frequentare l’aggiornamento quinquennale di almeno 4 ore previsto per i Lavoratori che operano in Spazi Confinati, con le modalità previste dall’Accordo Stato Regioni del 17/04/2025.

Per approfondire la formazione e l’aggiornamento necessari al Rappresentante del Datore di Lavoro Committente, rimandiamo a una precedente news di Vega Engineering: RAPPRESENTANTE DATORE DI LAVORO IN SPAZI CONFINATI: RUOLO E FORMAZIONE SECONDO IL DPR 177/2011 E L’ACCORDO STATO REGIONI 2025.

PER APPROFONDIRE

Vega Formazione ha reso disponibile gratuitamente, nella propria piattaforma e-learning, la fruizione del seminario RAPPRESENTANTE DATORE DI LAVORO SPAZI CONFINATI – ACCORDO 2025. Iscriviti al seminario e scopri le novità!

Al link seguente sono inoltre disponibili le domande e risposte (FAQ) emerse durante il seminario, utili per chiarire dubbi interpretativi e approfondire i principali aspetti applicativi relativi al ruolo del Rappresentante del Datore di Lavoro Committente per attività svolte in spazi confinati.

L’articolo IL RAPPRESENTANTE DEL DATORE DI LAVORO NEGLI SPAZI CONFINATI: RUOLO, COMPITI E RESPONSABILITÀ proviene da Vega Engineering.

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Autore: Vega Engineering

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