Il Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) ha pubblicato il Rapporto Tecnico CEI 78-25:2025, che introduce metodologie per la valutazione del rischio da arco elettrico (Arc Flash). La norma è entrata in vigore il 1° settembre 2025 e rappresenta un importante riferimento per tutti i professionisti che operano su impianti elettrici, nuovi e esistenti, fino a 72 kV in corrente alternata e 1.500 V in corrente continua.

Perché è importante? Il rischio da arco elettrico, pur essendo un evento raro, può avere conseguenze gravi per la sicurezza dei lavoratori qualificati PAV, PES o PEI ai sensi della Norma CEI 11-27 che eseguono lavori elettrici esponendosi a parti attive sotto tensione.
Il nuovo rapporto tecnico fornisce metodi di calcoli per stimare l’energia incidente, definire le distanze di sicurezza e individuare i DPI idonei per la protezione del personale.

RISCHIO DA ARCO ELETTRICO: LO SCOPO DEL RAPPORTO TECNICO

Il Rapporto Tecnico CEI 78-25 “Valutazione del rischio da arco elettrico (Arc Flash): metodo di calcolo dell’energia dell’arco, dell’energia incidente, delle distanze di sicurezza e scelta della classe dei dispositivi di protezione individuale (DPI)”

La Premessa del documento sottolinea che durante i lavori elettrici, oltre ai rischi convenzionali, i lavoratori possono essere esposti a pericoli derivanti da elettrocuzione e arco elettrico. Per una corretta gestione del rischio è fondamentale adottare misure preventive, e quando non è possibile eliminarlo, ricorrere a DPI idonei.

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ARCO ELETTRICO (ART. 80 DEL D.LGS. 81/08)

Il datore di lavoro, ai sensi dell’art. 80 del D.Lgs. 81/08, ha l’obbligo di valutare il rischio da arco elettrico. Il rapporto propone un approccio in quattro fasi:

  1. Valutazione del rischio iniziale, per individuare le condizioni di pericolo;
  2. Adozione di azioni di mitigazione, come la manutenzione periodica e la segregazione delle parti attive;
  3. Valutazione del rischio residuo dopo le azioni correttive;
  4. Scelta dei DPI più adatti, in funzione dell’energia incidente calcolata.

Con la pubblicazione della norma CEI 78-25 il Datore di Lavoro oggi ha finalmente uno strumento utile per ottemperare a tale obbligo.

STRUTTURA DEL RAPPORTO TECNICO CEI 78-25

Il documento è articolato in 14 capitoli e 4 appendici che guidano il lettore dalla teoria alla pratica. Ecco i contenuti principali:

  • Scopo e Campo di applicazione
  • Riferimenti normativi (CEI EN 61482, IEEE 1584, NFPA 70E, OSHA)
  • Termini e definizioni
  • Pericoli connessi all’arco elettrico
  • Valutazione dei rischi
  • Metodi di calcolo e valutazione del rischio, tra cui:
    • Metodo semplificato per il calcolo dell’energia incidente in bassa tensione (≤ 1 kV AC)
    • Metodo di Ralph H. Lee per tensioni oltre 1 kV e fino a 72 kV AC
  • Distanze di lavoro per il calcolo dell’energia incidente
  • Categorie di rischio
  • Azioni di mitigazione dei rischi
  • Valutazione del rischio residuo
  • Scelta dei DPI
  • Esempi di analisi Arc Flash in corrente alternata
  • Pericoli nei sistemi in corrente continua
  • Arc Flash in e-mobility

Appendici:

  • A: Calcolo della corrente d’arco
  • B: Criteri di valutazione del rischio, metodi di test e livelli di protezione
  • C: Esempi di valutazione del rischio in corrente alternata
  • D: Calcolo della pressione esercitata dalla deflagrazione per Arc Flash

PRINCIPALI NOVITÀ DELLA CEI 78-25:2025

Il Rapporto Tecnico CEI 78-25:2025 introduce un approccio completo e pratico alla gestione del rischio da arco elettrico. I contenuti principali sono:

  • Metodo semplificato di calcolo dell’energia incidente per impianti in bassa tensione (fino a 1 kV in corrente alternata), sviluppato in Italia e basato sullo standard internazionale IEEE 1584:2018, per rendere più accessibile l’analisi Arc Flash.
  • Utilizzo del metodo di Ralph H. Lee per la determinazione dell’energia incidente e della distanza di sicurezza negli impianti in media tensione, garantendo coerenza con le indicazioni della guida NFPA 70E.
  • Metodi specifici per impianti in corrente continua, con applicazione delle formule di Daniel Doan e Ammerman/Wilkins.
  • Strutturazione della valutazione del rischio in quattro fasi, che consente di passare dalla stima iniziale dei pericoli alla scelta mirata dei DPI in base ai valori di energia incidente.
  • Attenzione ai contesti innovativi, come l’e-mobility e la trazione elettrica, dove il rischio di Arc Flash assume un ruolo sempre più rilevante.
  • Appendici tecniche aggiornate, con esempi pratici, criteri di test e correlazioni dirette tra risultati delle prove e prestazioni dei DPI, per supportare le decisioni dei tecnici e dei progettisti.

L’articolo VALUTAZIONE DEL RISCHIO DA ARCO ELETTRICO: NUOVA NORMA CEI 78-25:2025 proviene da Vega Engineering.

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Autore: Vega Engineering

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