I dati aggiornati dell’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering, elaborati su base INAIL, mostrano un quadro sempre più allarmante: nei primi sette mesi dell’anno si contano 607 vittime sui luoghi di lavoro.
Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, il report mensile di Vega registra un incremento pari a + 5,2%; rimane in lieve calo il numero di denunce d’infortunio complessive rispetto al 2024 (-0,4%).
LUGLIO CONFERMA L’EMERGENZA SICUREZZA: 607 VITTIME
Secondo l’elaborazione dell’Osservatorio Vega, l’aumento del conteggio dei morti sul lavoro non si ferma, anzi continua a crescere.
Nel periodo gennaio-luglio 2024 si registravano 577 vittime conteggiando entrambe le modalità di accadimento: in occasione di lavoro ed in itinere, mentre salgono a 607 nello stesso periodo di quest’anno, con un aumento complessivo del 5,2%.
Molto forte il dato sugli infortuni mortali in itinere che registra 170 vittime a fronte delle 137 dello scorso anno, con un aumento di + 24,1%.
Opposto il dato in occasione di lavoro che, rispetto al 2024, scende lievemente: – 0,7% considerando le 437 vittime in confronto alle 440 dello scorso anno.
LA MAPPATURA DELL’ITALIA: SOLO DUE REGIONI IN ZONA BIANCA
L’indice nazionale di incidenza degli infortuni mortali in occasione di lavoro è pari 18,3 ogni milione di occupati, di seguito vediamo la classificazione regionale rispetto a tale dato:
- in zona rossa, con incidenza degli infortuni superiore al 125% rispetto alla media nazionale, troviamo: Basilicata, Umbria, Campania, Sicilia, Trentino Alto Adige e Puglia.
- In zona arancione, con incidenza tra il 125 ed il 100%, troviamo: Abruzzo, Liguria, Calabria, Veneto e Sardegna.
- In zona gialla: incidenza tra 100 e 75%, troviamo: Piemonte, Valle D’Aosta, Toscana, Marche, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna e Lombardia.
- In zona bianca: con incidenza degli infortuni inferiore al 75%, troviamo Lazio e Molise, come lo scorso mese.
I numeri assoluti confermano la Lombardia come detentore del maggior numero di vittime in occasione di lavoro (64) a cui seguono: Campania (44), Veneto (43), Sicilia (36), Piemonte (33) e Puglia (30).
IL SETTORE PIÙ COLPITO, IL GIORNO NERO DELLA SETTIMANA E LA FASCIA D’ETÀ PIÙ A RISCHIO
Alla fine di luglio 2025 il settore economico più colpito si conferma quello delle Costruzioni che continua ad occupare il podio da fine marzo con 67 decessi in occasione di lavoro, seguito da Attività Manifatturiere (59), Trasporti e Magazzinaggio (57) e Commercio (42).
Il giorno della settimana più luttuoso, con l’esclusione degli infortuni in itinere, si conferma dal mese di maggio il lunedì (23,3%) al quale segue il venerdì (19,7%).
Quanto all’età, sempre da maggio, l’incidenza di mortalità più elevata in occasione di lavoro si conferma nella fascia degli ultrasessantacinquenni (61,4) alla quale si accoda quella compresa tra i 55 e i 64 anni (29,1), seguita dalla fascia di lavoratori tra i 45 e i 54 anni (18,3).
LAVORATRICI E LAVORATORI STRANIERI
Tra gennaio e luglio 2025, tra le lavoratrici si registrano 54 vittime sul totale di 607 (+14,9% rispetto allo stesso periodo del 2024). Di queste, 25 hanno perso la vita in occasione di lavoro e 29 durante il tragitto casa-lavoro.
Per i lavoratori stranieri il rischio mortale in occasione di lavoro risulta più che doppio rispetto al numero degli italiani in quanto si contano 131 vittime di infortuni mortali sul lavoro di cui 93 deceduti in occasione di lavoro, con un indice di incidenza pari a37,0 morti per milione di occupati, contro i 16,1 italiani (344 in occasione di lavoro e 132 in itinere).
DENUNCE TOTALI DI INFORTUNIO IN LEGGERO CALO
Le denunce di infortunio complessive mostrano un’ulteriore, seppur molto contenuta, diminuzione rispetto a luglio 2024: da 350.823 casi si passa a 349.444 nel 2025 (-0,4%), in particolare calano dello 0,6% gli eventi in occasione di lavoro.
Nei primi sette mesi dell’anno, il maggior numero di denunce si concentra nel settore delle Attività Manifatturiere (41.109). Seguono le Costruzioni (21.921), la Sanità (20.897), il Commercio (19.125) e il comparto Trasporto e Magazzinaggio (18.952).
Le denunce riferite alle lavoratrici, a luglio 2025, sono state 125.508, di cui 98.446 in occasione di lavoro. Per i lavoratori uomini si registrano invece 223.936 denunce complessive, 194.878 delle quali avvenute in occasione di lavoro.
Il fenomeno riguarda in maniera significativa anche i lavoratori stranieri: le denunce totali sono 73.505 su 349.444 (circa una su cinque). In occasione di lavoro si contano 61.832 denunce su 293.324, confermando la stessa incidenza proporzionale.
CONSULTA I DATI COMPLETI
Per accedere ai dati completi sugli infortuni sul lavoro aggiornati al 31/07/2025 elaborati dall’Osservatorio Sicurezza e Ambiente di Vega CONSULTA IL REPORT “STATISTICHE INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO”
L’articolo MORTI SUL LAVORO: ANCORA IN AUMENTO, 607 VITTIME DA GENNAIO A LUGLIO 2025 proviene da Vega Engineering.
Autore: Vega Engineering
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