Dai dati degli infortuni sul lavoro messi a disposizione dall’Inail, emerge che nei primi sei mesi del 2025 sono 502 le vittime sul lavoro, 33 in più rispetto allo stesso periodo del 2024, quando erano state 469 (+7%).

Vediamo le statistiche aggiornate al 30 giugno 2025 elaborate dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente Vega Engineering.

LA SITUAZIONE NAZIONALE: +7% DI VITTIME RISPETTO AL 2024

I dati relativi al primo semestre 2025 sugli infortuni mortali sul lavoro in Italia mostrano un bilancio tragico: 502 vittime, di cui 362 in occasione di lavoro e 140 in itinere. Un incremento del +7% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando i decessi totali erano stati 469.

In particolare, si rileva un lieve calo dei decessi in occasione di lavoro, passati da 364 a 362 (-0,5%), mentre crescono sensibilmente gli incidenti in itinere: da 105 a 140 casi (+33,3%).

LE REGIONI CON LA PIÙ ALTA INCIDENZA

A fine giugno 2025, l’indice di incidenza medio nazionale risulta pari a 15,1 decessi ogni milione di occupati. L’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega classifica le regioni sulla base di tale indice, individuando le seguenti zone:

Zona rossa (incidenza > 125% della media nazionale) Basilicata, Umbria, Trentino-Alto Adige, Sicilia, Puglia, Abruzzo e Campania
Zona arancione (incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% della media nazionale) Calabria, Valle d’Aosta, Veneto, Liguria e Piemonte
Zona gialla (incidenza infortunistica compresa tra il 75% della media nazionale e il valore medio nazionale) Toscana, Friuli-Venezia Giulia, Marche, Lombardia, Sardegna ed Emilia-Romagna
Zona bianca (incidenza < 75% della media) Molise e Lazio

 

I LAVORATORI PIÙ COLPITI: PER ETÀ, SESSO E NAZIONALITÀ

Dall’elaborazione dei dati infortunistici dell’Osservatorio, emerge che il rischio di morte aumenta con l’età:

  • Over 65: 47,3 morti per milione di occupati
  • 55-64 anni: 24,4 morti per milione di occupati
  • 45-54 anni: 15,6 morti per milione di occupati

La fascia 55-64 anni è anche quella con il maggior numero assoluto di decessi in occasione di lavoro (130 su 362).

Le donne che hanno perso la vita sono 43: 21 in occasione di lavoro e 22 in itinere.

I lavoratori stranieri deceduti sono 108 su 502: 75 in occasione di lavoro e 33 in itinere. L’incidenza di mortalità tra gli stranieri è più che doppia rispetto agli italiani: 29,8 contro 13,4 decessi ogni milione di occupati.

I SETTORI PIÙ A RISCHIO E I GIORNI PIÙ PERICOLOSI

I settori con il maggior numero di morti in occasione di lavoro nel primo semestre 2025 sono:

  • Costruzioni: 53 vittime
  • Attività Manifatturiere: 50
  • Trasporti e Magazzinaggio: 47
  • Commercio: 38

 Il 22,7% degli infortuni mortali avviene di lunedì, confermando il trend settimanale già evidenziato negli anni precedenti. Seguono il venerdì (19,3%) e il martedì (17,1%). Sabato e domenica restano i giorni con il minor numero di decessi.

DENUNCE DI INFORTUNIO IN CALO, MA 1 SU 5 È STRANIERO

Le denunce totali di infortunio nel primo semestre 2025 sono 299.130, in lieve calo rispetto a giugno 2024 (299.303).

I settori con più denunce in occasione di lavoro:

  • Attività Manifatturiere: 33.441
  • Costruzioni: 17.740
  • Sanità: 17.484
  • Commercio: 15.624
  • Trasporto e Magazzinaggio: 15.456

Denunce per genere:

  • Donne: 109.487 (86.728 in occasione di lavoro)
  • Uomini: 189.643 (166.111 in occasione di lavoro)

I lavoratori stranieri hanno presentato 60.867 denunce totali, di cui 51.427 in occasione di lavoro: circa il 20% del totale.

CONSULTA I DATI COMPLETI

Per accedere ai dati completi sugli infortuni sul lavoro aggiornati al 30/06/2025 e scaricare gratuitamente tutti i report dell’Osservatorio Sicurezza e Ambiente di Vega, clicca qui: REPORT SICUREZZA SUL LAVORO

L’articolo MORTI SUL LAVORO: OLTRE 500 VITTIME IN ITALIA NEL PRIMO SEMESTRE 2025 proviene da Vega Engineering.

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Autore: Vega Engineering

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