Quest’anno il MUD è stato approvato con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 49 del 28 febbraio 2025 medianteil Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 29 gennaio 2025 e di conseguenza il termine per la sua presentazione da parte delle aziende era previsto per il 28 giugno 2025 ovvero, come da prassi, 120 giorni a decorrere dall’inserimento in Gazzetta.

Per maggiori informazioni, consulta la precedete news: MUD 2025: APPROVATO IL NUOVO MODELLO DA INVIARE ENTRO IL 28 GIUGNO

LA PROROGA DELL’INVIO DEL MUD 2025

Dal momento che il 28 giugno ricorre di sabato, il termine di presentazione è stato posticipato al primo giorno lavorativo utile, cioè lunedì 30 giugno 2025. Questo chiarimento è stato fornito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica attraverso un comunicato diffuso sul portale ufficiale del MUD telematico.

COME INVIARE IL MUD 2025?

Nel sito istituzionale del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, nella sezione bandi e avvisi, è possibile trovare gli allegati tecnici utili alla compilazione e all’invio del MUD nelle sue diverse sezioni. In particolare è possibile consultare le istruzioni per l’inserimento dei dati, i modelli di raccolta dati e di comunicazione rifiuti semplificata, infine è presente la procedura per la presentazione telematica del documento una volta completo.

In caso di mancata o ritardata presentazione del MUD, il Testo Unico Ambientale (D.Lgs. 152/2006), a differenza del d.lgs 22/1997, precisa nel dettaglio le sanzioni amministrative di natura pecuniaria che vanno dai 2.600 ai 15.500 euro per omessa o incompleta presentazione (sanzione ridotta qualora venga effettuata la comunicazione entro 60 giorni dalla data di termine presentazione.

IL RUOLO STRATEGICO DEL MUD NELLA GESTIONE AMBIENTALE

Introdotto con la Legge n. 70 del 1994, il MUD costituisce un adempimento obbligatorio per numerosi soggetti, sia pubblici che privati, coinvolti nella produzione, raccolta, smaltimento o trasporto dei rifiuti. Con cadenza annuale, i soggetti interessati devono trasmettere i dati relativi alla gestione dei rifiuti dell’anno precedente, attenendosi alle specifiche tecniche stabilite.

Il Modello Unico di Dichiarazione Ambientale (MUD) rappresenta uno strumento fondamentale per assicurare la tracciabilità dei rifiuti e favorire una gestione ambientale efficiente e trasparente nel contesto italiano. Allo stesso tempo, contribuendo ad alimentare il sistema informativo nazionale sui rifiuti, risulta un ottimo supporto operativo alle strategie e alle politiche ambientali adottate a livello europeo oltre che nazionale e locale.

Nell’ottica dell’Agenda 2030 e dei suoi Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs), la dichiarazione MUD assume un ruolo strategico in quanto si inserisce in un contesto normativo in continua evoluzione, che ha superato la visione tradizionale dello smaltimento dei rifiuti come sola esigenza igienico-sanitaria promuovendo un approccio sistemico in quanto fondato sulla sostenibilità ambientale e che abbraccia la prevenzione, la valorizzazione delle risorse attraverso il riuso e il riciclo. In linea con gli SDG 11 (città sostenibili) e l’SDG 12 (consumo e produzione responsabili) dell’Agenda 2030, il MUD rappresenta uno strumento per monitorare e governare i flussi di rifiuti, favorendo la trasparenza e la tracciabilità delle operazioni e contribuendo concretamente all’evoluzione di una realtà globale declinata in ottica di economia circolare, concetto sempre più radicato nell’elaborazione delle procedure previste dalle norme ambientali.

L’articolo PROROGA MUD 2025: SCADENZA POSTICIPATA AL 30 GIUGNO proviene da Vega Engineering.

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Autore: Vega Engineering

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