L’isolamento acustico rappresenta un elemento cruciale nella progettazione e ristrutturazione degli edifici, mirato a ridurre la trasmissione del suono tra ambienti confinanti. Questo aspetto è fondamentale per garantire il benessere acustico degli occupanti, proteggendoli da rumori indesiderati provenienti sia dall’esterno che dall’interno dell’edifici.
Approfondimento sull’isolamento acustico: normative di riferimento, materiali più efficaci, tecniche di installazione e strumenti per la progettazione acustica degli edifici.
In Italia, la legge quadro sull’inquinamento acustico (legge 447/1995) stabilisce i principi fondamentali per la tutela dall’inquinamento acustico. Il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 definisce i requisiti acustici passivi degli edifici, specificando i valori minimi di isolamento per diverse tipologie di rumore. La norma UNI 11367 introduce una classificazione acustica degli edifici in quattro classi, dalla I (prestazioni migliori) alla IV (prestazioni minime).
Materiali isolanti più utilizzati
Per garantire un efficace isolamento acustico è importante selezionare materiali con elevate proprietà fonoassorbenti e isolanti. Tra i più comuni troviamo:
- Lana di roccia: utilizzata frequentemente in edilizia per la sua capacità di assorbire le onde sonore e garantire anche isolamento termico.
- Sughero: spesso applicato sotto forma di tappetini, questo materiale naturale offre eccellenti proprietà acustiche e resistenza nel tempo.
- Poliuretano espanso: leggero e versatile, è ideale come strato isolante nei controsoffitti e nelle pareti divisorie interne.
- Fibra di vetro: caratterizzata da alta capacità di assorbimento acustico, viene impiegata soprattutto in contropareti e controsoffitti.
È importante effettuare prove sul campo per verificare la reale efficacia dell’isolamento scelto, utilizzando materiali certificati che soddisfano gli standard delle normative vigenti.
Isolamento acustico per soffitti, pavimenti e impianti.
La scelta dell’isolante adatto richiede un’attenta analisi della stratigrafia della struttura. Infatti, anche un eccellente materiale isolante potrebbe risultare inefficace se i rumori trovano altre vie di propagazione, come tubazioni o impianti di ventilazione.
In ambienti come appartamenti, hotel o uffici, le pareti divisorie rappresentano spesso punti critici per la trasmissione sonora. Il D.P.C.M. 5 dicembre 1997 prescrive per le pareti divisorie tra unità abitative un isolamento acustico minimo di 50 dB, che può essere ottenuto inserendo pannelli isolanti direttamente nelle murature o applicando pannelli accoppiati in cartongesso sulle superfici interne.
Per isolare i soffitti dai rumori di calpestio provenienti dal piano superiore, è efficace l’installazione di un controsoffitto fonoassorbente, che oltre a ridurre le vibrazioni, contribuisce anche all’isolamento termico. È consigliabile che la struttura del controsoffitto poggi su fasce acustiche isolanti, integrate con supporti antivibranti per massimizzare la riduzione del rumore.
Il pavimento rappresenta un altro punto critico: i rumori di calpestio, infatti, possono essere attenuati inserendo materassini termoacustici sotto il rivestimento finale, selezionando con attenzione il tipo di materiale in base alla pavimentazione (parquet, ceramica, moquette).
Gli impianti come ascensori, scarichi idraulici e impianti di riscaldamento invece, possono generare rumori molesti. È fondamentale prevedere sistemi di isolamento specifici per limitare queste trasmissioni sonore tra ambienti.
Sistema di isolamento a cappotto.
Il cappotto acustico è un sistema di rivestimento progettato per migliorare il comfort acustico interno ed esterno dell’edificio. Applicabile sia internamente sia esternamente, questo tipo di rivestimento utilizza materiali altamente fonoassorbenti come lana di roccia, pannelli in fibra di legno, o materiali sintetici riciclati. Oltre a ridurre il rumore, il cappotto acustico previene la formazione di condensa e preserva la qualità dei materiali strutturali.
Soluzioni per isolare acusticamente il solaio.
I rumori da calpestio, generati da impatti diretti come passi o cadute di oggetti, rappresentano una delle maggiori criticità acustiche negli edifici residenziali. Poiché questi rumori si trasmettono prevalentemente attraverso i solai, l’intervento deve essere focalizzato su materiali e tecniche specifiche.
Generalmente, solai con massa elevata riescono a proteggere dai rumori aerei, ma sono meno efficaci contro quelli da impatto, che generano vibrazioni più intense. In questo caso, le strategie consigliate includono:
- Utilizzo di pavimenti galleggianti, che separano la struttura principale con strati elastici isolanti, interrompendo così la continuità delle vibrazioni.
- Installazione di controsoffitti pesanti con sospensioni antivibranti, particolarmente indicati nelle ristrutturazioni dove non si può intervenire direttamente sul pavimento.
- Applicazione di tappetini anticalpestio, generalmente in gomma, sughero o materiali sintetici, sotto il pavimento finale, utili a ridurre significativamente l’energia trasmessa al solaio.
Calcolo e misurazione dell’isolamento acustico
La progettazione dell’isolamento acustico richiede la conoscenza approfondita di principi tecnici, proprietà materiali e normative specifiche. Gli indici principali utilizzati nel calcolo e nella verifica delle prestazioni acustiche sono:
- Potere fonoisolante (Rw): misura in dB la capacità delle strutture di bloccare il suono, con valori più alti che indicano un miglior isolamento.
- Livello di rumore di calpestio normalizzato (Ln,w): valuta il rumore trasmesso attraverso pavimenti e solai; minore è il valore, migliore è l’isolamento.
- Tempo di riverbero (T60): indica il tempo necessario perché il suono si attenui di 60 dB in un ambiente chiuso, fondamentale per l’acustica interna.
- Indice di Riduzione del Rumore da Impatto (IIC): specificamente pensato per valutare l’efficacia dei materiali contro il rumore di impatto, è fondamentale nelle scelte per pavimenti e solai.
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Autore: Mauro Melis
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