Rafforzare la struttura di edifici storici e recenti con tecniche consolidate nel tempo è una scelta strategica per tutelare vite, beni culturali e investimenti immobiliari. Scopriamo insieme sette diverse tecniche per realizzare un corretto consolidamento strutturale degli edifici.

In questo articolo:

  1. Perché intervenire oggi su edifici esistenti
  2. 7 tecniche di consolidamento strutturale: efficacia collaudata nei secoli
  3. Scuci-cuci: il restauro selettivo
  4. Catene metalliche: contenimento delle spinte orizzontali con il consolidamento strutturale
  5. Ristilatura dei giunti: malta nuova per murature stanche
  6. Intonaco armato: rinforzo su entrambe le facce
  7. Ripristino del calcestruzzo: tornare allo stato originale
  8. Iniezione di miscele leganti
  9. Diatoni artificiali: unire ciò che è separato
  10. Perché scegliere delle tecniche tradizionali?
  11. Sei un geometra? La tua professione richiede un aggiornamento continuo?

Tecniche di consolidamento strutturale: soluzioni efficaci per rafforzare edifici storici e moderni, nel rispetto della sicurezza.

Il consolidamento strutturale si configura come un intervento tecnico fondamentale per incrementare la stabilità e la resilienza di edifici soggetti a degrado o a rischio sismico. Questo processo, applicato a costruzioni di ogni epoca, consente di affrontare criticità strutturali attraverso strategie mirate e materiali consolidati dalla tradizione. Con il tempo, la normativa è diventata più severa e ha spinto verso soluzioni sempre più efficaci, ma le tecniche classiche restano una base solida per numerosi contesti.

Perché intervenire oggi su edifici esistenti

In un territorio come l’Italia, dove la vulnerabilità sismica è diffusa e il patrimonio edilizio è spesso datato, è essenziale intervenire non solo per salvaguardare le strutture ma anche per ridurre rischi per la vita umana. Ecco i principali motivi che rendono indispensabile il miglioramento sismico e il consolidamento strutturale:

  • Tutela degli occupanti: rafforzare un edificio riduce la probabilità di crolli in caso di terremoto.
  • Salvaguardia del patrimonio storico: molti edifici hanno un valore architettonico unico e vanno preservati.
  • Conformità normativa: la maggior parte degli edifici non è adeguata agli standard antisismici attuali.
  • Efficienza funzionale: i lavori strutturali possono integrare migliorie su impianti, energetica e accessibilità.
  • Incremento del valore immobiliare: edifici più sicuri sono anche più appetibili sul mercato.

Un progetto ben studiato, specie in aree ad alta sismicità, è determinante per ottenere risultati efficaci e duraturi.

7 tecniche di consolidamento strutturale: efficacia collaudata nei secoli

Prima dell’introduzione di materiali avanzati come i compositi, i professionisti dell’edilizia facevano affidamento su soluzioni come l’intonaco armato, il ripristino del calcestruzzo, l’iniezione di leganti e il famoso scuci-cuci. Questi metodi si basano su materiali noti: muratura, acciaio, calcestruzzo e legno. Vediamone alcune.

Scuci-cuci: il restauro selettivo

Questa tecnica punta a sostituire porzioni danneggiate di muratura, rimuovendo solo i mattoni o le pietre ammalorate e reinserendo nuovi elementi compatibili. Si preserva la continuità della struttura muraria utilizzando malte a basso ritiro.

Pro:

  • mantiene l’estetica e la composizione originale
  • non richiede grandi impalcature
  • adatta per interventi puntuali

Contro:

  • tempi lunghi
  • richiede operatori specializzati
  • difficoltà nel trovare materiali coerenti con quelli esistenti

Catene metalliche: contenimento delle spinte orizzontali con il consolidamento strutturale

Le catene strutturali sono tiranti in metallo che collegano pareti opposte di un edificio, impedendo spanciamenti e ribaltamenti in caso di sisma. Si ancorano tramite capochiavi, elementi decorativi che fungono anche da punto di trazione.

Pro:

  • aumenta la resistenza laterale
  • soluzione economica
  • installazione rapida

Contro:

  • non agisce su problemi alle fondazioni
  • richiede controlli periodici e manutenzione
  • può alterare l’estetica della facciata

Ristilatura dei giunti: malta nuova per murature stanche

Questa tecnica prevede la sostituzione della malta deteriorata tra i mattoni con prodotti di nuova generazione, spesso fibrorinforzati. In alcuni casi si inseriscono anche barre metalliche (ristilatura armata) per migliorare le capacità meccaniche.

Pro:

  • migliora la coesione e la capacità portante
  • non altera l’aspetto
  • migliora la risposta alle sollecitazioni

Contro:

  • manodopera specializzata
  • tempi lunghi
  • materiali compatibili difficili da reperire

Intonaco armato: rinforzo su entrambe le facce

Conosciuto anche come betoncino armato, questo metodo consiste nel creare un nuovo strato con rete elettrosaldata e calcestruzzo su entrambe le superfici della parete, con connessioni trasversali per una risposta unitaria della struttura.

Pro:

  • aumento della rigidezza
  • maggiore coesione tra le parti dell’edificio
  • materiali facilmente reperibili

Contro:

  • non adatto a edifici storici
  • può irrigidire troppo la struttura
  • rischio di distacco per ossidazione

Ripristino del calcestruzzo: tornare allo stato originale

Quando il calcestruzzo armato mostra segni di degrado (per agenti chimici o fisici), si procede con la rimozione delle parti compromesse, il trattamento dei ferri esposti e l’applicazione di nuove malte certificate, spesso modificate con polimeri.

Pro:

  • recupera resistenza e durabilità
  • intervento localizzato
  • applicabile anche in punti critici

Contro:

  • elevati costi
  • necessità di personale tecnico qualificato

Iniezione di miscele leganti

Per murature con cavità o fessure interne, l’iniezione di miscele leganti consente di migliorare la compattezza. Si inseriscono tubicini nei fori inclinati, si satura con acqua e infine si inietta la miscela a pressione controllata.

Pro:

  • aumenta la coesione interna
  • personalizzabile con miscele diverse
  • tecnica poco invasiva

Contro:

  • rischio di incompatibilità con i materiali originali
  • riduce la deformabilità naturale delle pareti

Diatoni artificiali: unire ciò che è separato

Si tratta di elementi cilindrici in acciaio o calcestruzzo che collegano i due paramenti di una muratura, migliorandone il comportamento monolitico. Si realizzano fori inclinati, si posano le armature e si effettua il getto.

Pro:

  • ottimo comportamento statico
  • efficace nei rinforzi murari

Contro:

  • impatto invasivo
  • necessita calcoli strutturali precisi
  • possibile alterazione delle spinte interne

Perché scegliere delle tecniche tradizionali?

Le tecniche tradizionali di consolidamento non sono soluzioni del passato da abbandonare, ma strumenti validi e spesso indispensabili. Quando eseguite con attenzione progettuale e competenza artigianale, garantiscono risultati durevoli e in linea con le esigenze moderne, soprattutto in contesti storici o paesaggistici di pregio.

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L’articolo Consolidamento strutturale: 7 soluzioni antiche per sfide moderne nella sicurezza edilizia proviene da Unione Geometri.

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Autore: Mauro Melis

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