L’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro e Ambiente di Vega Engineering ha analizzato i dati sugli infortuni sul lavoro pubblicati dall’INAIL relativi al periodo 1 gennaio – 30 novembre 2023 che vedono quasi 1000 vittime in 11 mesi.

Le elaborazioni delle statistiche evidenziano un leggero decremento degli infortuni mortali rispetto allo stesso periodo del 2022, ma in effetti la diminuzione è sugli infortuni mortali in itinere (-21,5%) mentre sono ancora in crescita gli infortuni mortali registrati in occasione di lavoro (+3,2%).

INFORTUNI MORTALI: I NUMERI ASSOLUTI

I dati forniti dall’INAIL dicono che a un mese dalla fine dell’anno sono 968 le vittime sul lavoro in Italia, delle quali 745 in occasione di lavoro (+3,2% rispetto a novembre 2022) e 223 in itinere (-21,5% rispetto a novembre 2022).

Il maggior numero di vittime in occasione di lavoro è stato registrato in Lombardia (123). Seguono: Campania (70), Veneto (69), Emilia Romagna (64), Piemonte (60), Puglia (57), Lazio (54), Sicilia (47), Toscana (31), Abruzzo (29), Umbria (21), Calabria (20), Marche (19), Friuli Venezia Giulia (18), Liguria (17), Sardegna (16), Trentino Alto Adige (14), Basilicata (10), Molise (5) e Valle d’Aosta (1).

INFORTUNI MORTALI: L’INDICE DI INCIDENZA

Andando a vedere l’indice di incidenza della mortalità, e cioè come si rapporta il numero degli infortuni mortali con la popolazione lavorativa presente in ogni regione, si ottiene che regioni con una popolazione lavorativa minore presentano un’incidenza di infortuni mortali superiore rispetto a quelle più popolose.

Per rendere più chiara la situazione, l’Osservatorio Sicurezza e Ambiente Vega fornisce una rappresentazione grafica dell’indice di incidenza attribuendo un colore a ciascuna regione:

  • Bianco: regioni con un’incidenza infortunistica inferiore al 75% dell’incidenza media nazionale
  • Giallo: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il 75% dell’incidenza media nazionale e il valore medio nazionale
  • Arancione: regioni con un’incidenza infortunistica compresa tra il valore medio nazionale e il 125% dell’incidenza media nazionale
  • Rosso: regioni con un’incidenza infortunistica superiore al 125% dell’incidenza media nazionale

In zona rossa nei primi undici mesi del 2023 con un’incidenza superiore al 25% rispetto alla media nazionale (Im=Indice incidenza medio, pari a 32,3 morti sul lavoro ogni milione di lavoratori) ci sono: Abruzzo, Umbria, Basilicata, Molise, Puglia e Campania. In zona arancione: Calabria, Sicilia, Friuli Venezia Giulia e Piemonte. In zona gialla: Veneto, Emilia Romagna, Marche, Sardegna, Lombardia, Trentino Alto Adige e Liguria. In zona bianca: Lazio, Toscana e Valle D’Aosta.

INFORTUNI MORTALI: ALTRI DATI

Nei primi undici mesi del 2023 è il settore delle Costruzioni a registrare il maggior numero di decessi in occasione di lavoro (139), seguito dal settore dei Trasporti e Magazzinaggio (97), dalle Attività Manifatturiere (96) e dal Commercio (61).

La fascia d’età numericamente più colpita dagli infortuni mortali sul lavoro è quella tra i 55 e i 64 anni (272 su un totale di 745).

Le donne che hanno perso la vita in occasione di lavoro da gennaio a novembre 2023 sono 47, mentre 28 hanno perso la vita in itinere, cioè nel percorso casa-lavoro.

Gli stranieri deceduti in occasione di lavoro sono 142, mentre sono 38 quelli deceduti a causa di un infortunio in itinere.

Il mercoledì risulta il giorno più luttuoso della settimana, ovvero quello in cui si sono verificati più infortuni mortali nei primi undici mesi dell’anno (20,2%).

DENUNCE DI INFORTUNIO

A novembre 2023 le denunce di infortunio totali (542.568) sono diminuite del 16,8% rispetto allo stesso periodo del 2022 (652.002).

Dopo i primi undici mesi del 2023, il più elevato numero di denunce totali arriva dalle Attività Manifatturiere (70.161); seguono: Sanità (38.241), Costruzioni (34.237), Trasporto e Magazzinaggio (31.744) e Commercio (29.834).

Le denunce di infortunio in occasione di lavoro, esclusi quindi gli infortuni in itinere, sono state 455.140 da gennaio a novembre 2023 (305.795 uomini e 149.345 donne).

Le denunce di infortunio delle lavoratrici italiane da gennaio a novembre 2023 sono state 191.686, quelle dei colleghi uomini 350.882.

Le denunce di infortunio degli italiani sono 362.463, mentre degli stranieri sono 92.677. 

La fascia più colpita in occasione di lavoro e in itinere è quella che va dai 45 ai 54 anni con 126.160 denunce (il 23,3% del totale).

I lavoratori fino ai 14 anni contano 45.890 denunce (circa l’8,5% del totale).

I DATI ELABORATI DALL’OSSERVATORIO SICUREZZA E AMBIENTE VEGA

Vega Engineering pubblica e rende disponibili mensilmente i dati diffusi dall’INAIL sul fenomeno infortunistico in Italia elaborando diverse statistiche.

Scarica gratuitamente i Report dell’Osservatorio Sicurezza sul lavoro e Ambiente di Vega Engineering: oltre a quelli disponibili mensilmente relativi all’Italia e alla regione Veneto, per i dati aggiornati a novembre 2023 sono disponibili anche dei focus sulle regioni Lazio, Piemonte e Lombardia.

L’articolo INFORTUNI MORTALI SUL LAVORO: DATI IN CRESCITA A NOVEMBRE 2023 proviene da Vega Engineering.

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Autore: Vega Engineering

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