Le micro, piccole e medie imprese possono accedere ai contributi previsti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) per agevolare il processo di certificazione della parità di genere.

Dal 6 dicembre le aziende in possesso dei requisiti elencati di seguito possono presentare la domanda di partecipazione all’“Avviso pubblico per la concessione di contributi alle micro, piccole e medie imprese per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento in forma di voucher e per servizi di certificazione della Parità di Genere UNI/PdR 125:2022 – PNRR, Missione 5, Componente 1, Investimento 1.3 (“Sistema di certificazione della parità di genere”)” pubblicato il 6 novembre.

Vediamo di seguito quali sono le aziende che possono richiedere il contributo e quali le modalità di presentazione della domanda.

QUALI TIPOLOGIE DI CONTRIBUTI SONO PREVISTE DALL’AVVISO?

Le aziende, in possesso dei requisiti, possono chiedere l’accesso ai contributi per:

  • i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento per tutoraggio e supporto tecnico-gestionale alle aziende che intendono ridurre il divario di genere in azienda e arrivare alla certificazione di parità di genere;
  • i servizi di certificazione della parità di genere secondo la prassi UNI/PdR 125:2022.

I contributi possono essere richiesti solamente per il rilascio della prima Certificazione sulla parità di genere che deve essere ottenuta in data successiva alla concessione dei contributi. Non possono essere richiesti contributi per il mantenimento della Certificazione.

CHI SONO I SOGGETTI CHE POSSONO ACCEDERE AL CONTRIBUTO?

L’articolo 4 dell’avviso individua i soggetti che possono beneficiare dei contributi: si tratta delle Micro, Piccole o Medie imprese, definite dall’Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014, che presentano i seguenti requisiti:

  • hanno in pianta organica almeno un dipendente
  • hanno sede legale e operativa in Italia
  • sono regolarmente costituite, iscritte nel Registro delle Imprese e attive
  • sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non sottoposte a procedura concorsuale, di liquidazione coatta o volontaria, di amministrazione controllata, di concordato preventivo (ad eccezione del concordato preventivo con continuità aziendale) o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente
  • non hanno cause di divieto, di decadenza o di sospensione di cui all’art. 67 della vigente normativa antimafia
  • sono in regola con l’assolvimento degli obblighi contributivi attestati dal Documento Unico di Regolarità Contributiva (DURC)
  • non hanno procedimenti amministrativi in corso connessi ad atti di revoca per indebita percezione di risorse pubbliche
  • per le imprese con più di 50 dipendenti, hanno redatto e trasmesso il “Rapporto periodico sulla situazione del personale maschile e femminile” (art. 46 D.Lgs 198/2006 modificato dalla L.162 del 5.11.2021)
  • sono in regola con le assunzioni previste dalla L. 12 marzo 1999, n. 68 in materia di assunzione di lavoratori appartenenti alle categorie protette
  • non svolgono determinate attività nel rispetto del principio di “non arrecare un danno significativo
  • hanno concluso positivamente il pre-screening (autovalutazione) attraverso l’apposito test gestito da Unioncamere

I requisiti devono essere posseduti sia al momento della presentazione della domanda che al momento dell’erogazione dei servizi di assistenza tecnica e accompagnamento e di certificazione della parità di genere.

IL TEST DI PRE-SCREENING

Per prima cosa l’azienda deve verificare di avere i requisiti minimi per presentare la domanda attraverso il test di pre-screening da compilare online accedendo alla propria area protetta della piattaforma dedicata Certificazione della parità di genere; al termine della compilazione compare in automatico il punteggio ottenuto dall’impresa e il report stampabile del test che viene inviato anche all’indirizzo email indicato in fase di accesso. Il report dovrà essere scaricato, firmato digitalmente e inviato unitamente alla domanda.

Nel caso in cui all’esito del test di pre-screening si ottenga un punteggio inferiore alla soglia minima prevista per la presentazione della domanda di contributo, l’impresa può ripetere il test auspicabilmente dopo aver attuato le opportune azioni di miglioramento necessarie.

CHI NON PUÒ ACCEDERE AI CONTRIBUTI?

L’avviso individua all’Allegato 1 quali sono i soggetti non ammissibili al contributo, si tratta delle aziende che esercitano le seguenti attività:

  • attività connesse ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle
  • attività nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’UE (ETS) che conseguono proiezioni delle emissioni di gas a effetto serra che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento
  • attività connesse alle discariche di rifiuti, inceneritori e agli impianti di trattamento meccanico biologico
  • attività in cui lo smaltimento a lungo termine dei rifiuti può causare danni all’ambiente

AMMONTARE DEI CONTRIBUTI

I contributi previsti dal PNRR per agevolare il processo di certificazione della parità di genere delle PMI, a valere sulle previsioni della Missione 5 – C1- Investimento 1.3, ammontano complessivamente a euro 8.000.000,00, dei quali 2.500.000,00 di euro per contributi sotto forma di voucher per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione e 5.500.000,00 di euro sotto forma di servizi di certificazione.

L’avviso pubblicato il 6 novembre definisce i criteri e le modalità applicative per l’accesso ad una prima tranche di contributi pari al 50% del totale, così distribuiti:

  • 1.250.000,00 di euro per contributi sotto forma di voucher per servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione
  • 2.750.000,00 di euro sotto forma di servizi di certificazione.

Le risorse residue della Missione 5 – C1- Investimento 1.3, pari a 4.000.000,00 di euro, saranno oggetto di successivi Avvisi.

Per i servizi di assistenza tecnica e accompagnamento alla certificazione vengono riconosciuti contributi nella misura massima, per ciascuna impresa, di:

  • euro 1.639,34 al netto di IVA per l’analisi dei processi, per individuare i gap esistenti tra lo stato attuale e i requisiti richiesti dalla UNI/PdR 125:2022, per la personalizzazione di documenti/strumenti del Sistema di Gestione della Parità di Genere, per l’implementazione del Sistema di Gestione per la parità di genere, per il monitoraggio degli indicatori di performance e la definizione degli obiettivi strategici
  •  euro 409,84 al netto di IVA per la pre-verifica della conformità del Sistema di Gestione adottato dall’impresa alle prescrizioni della prassi della UNI/PdR 125:2022

Per i servizi di certificazione della parità di genere in conformità alla UNI/PdR 125:2022 da parte degli Organismi di Certificazione iscritti all’Elenco, l’importo massimo, per singola impresa, è di euro 10.245,00 al netto di IVA.

QUANDO PRESENTARE LA DOMANDA PER ACCEDERE AI CONTRIBUTI?

Le domande per poter accedere ai contributi vanno presentate dalle 10:00 del 6 dicembre 2023 fino alle ore 16:00 del 28 marzo 2024 attraverso la piattaforma ReStart di Infocamere (è necessario accedere alla piattaforma con SPID/CIE/CNS).

Le domande saranno valutate in ordine cronologico di presentazione, sulla base della data e dell’orario di invio telematico fino ad esaurimento dei fondi disponibili; non è prevista pertanto una graduatoria delle domande presentate.

PER APPROFONDIRE…

Vega Formazione mette a disposizione gratuitamente un seminario sul tema della parità di genere, nel quale vengono illustrati i criteri previsti dalla UNI/PdR 125:2022, la prassi di riferimento per la Certificazione della Parità di Genere, nonché trattate le incentivazioni e i contributi previsti per le imprese che certificano la parità di genere.

L’articolo CERTIFICAZIONE DELLA PARITÀ DI GENERE NELLE PMI: LA DOMANDA PER I CONTRIBUTI DAL 6 DICEMBRE proviene da Vega Engineering.

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Autore: Vega Engineering

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